4 commenti su “LA DISPERSIONE SCOLASTICA IN CALABRIA: UN FENOMENO DA GOVERNARE CON URGENZA”

  • Ciao Francesco ti ho seguito in tv, e ho letto di seguito il tuo progetto “Bellissimo”, ti conosco e so la testa dura che hai e la tua particolare inteligenza, sei un calabrese che vive vicessitudini calabresi , molto difficili. Hai intrpreso un sentiero ostico pieno di insidie i giovani oggi sono difficili da governare e farli restare al centro dicquel sentiero senza sbandare sara’ dura….Ma tu sono sicuro con la tua tenacia ci riuscirai. FRANCESCO ti faccio un grande in bocca al lupo…e sono contento che Zomaro Resort ne faccia parte, come ne ho fatto parte io con il mio lavoro…grazie Franceco..

    • Amico mio, grazie per la Tua cordiale sensibilità. Fortunatamente la mia testa è granitica e resisterà all’arduo percorso intrapreso. Spero di poter incontrare tantissime persone come Te, pronte a reagire a questa onda lunga chiamata “apatia”. I nostri ragazzi potranno avere mille responsabilità da dover giustificare. Noi adulti dovremo cercare 1001 motivi per far comprendere loro il peso dei valori e l’idea di sacrificio. A presto e molte grazie.

  • Carissimo Francesco RAO, o come ti chiamano e ti considerano a ragione del vero, “Sociologo dei Giovani”.
    Ieri alla viglia del Santo Natale 2018, seguire il servizio su RAI uno mattina alle ore o8.40/09.00, e ascoltare il tuo intervento mi è sembrato tutto impossibile, un vero miracolo che il buon nascente Bambino Gesù ha voluto riservare ai Giovani sfortunati della
    Calabria e alle loro famiglie.
    Francesco caro, ho avuto modo di conoscere e constatare il tuo persare,dire e fare.
    La coerenza ti fà onore sia come uomo del Sud che come Sociologo professionista, profondo studioso delle realtà complesse e complicate della nostra Calabria.
    Hai reso un bel servizio alla Calabria e si Calabresi tutti, in un momento storico dove l’idifferenza e l’inefficienza sono all’ordine del giorno, generando sfiducia verso la politica del dire e non fare ció che promette di fare per i Giovani della Calabria. Don Milani ed altri hanno detto tanto sulla dispersione scolastica e delle concause, ma Don Milani, Don Bosco, San Francesco di Paola e tanti altri religiosi di che seguivano quella scuola di pensieto del dire e agire, non è stata sufficiente per colmare il gap culturale che interessa il mondo dei Giovani Calabresi.
    Tu sai bene che sono solito prendermi la licenza poetica nel scrivere Giovani e Calabresi, con la “G” e “C” maiuscola, ma lo faccio solo per rispetto verso queste bellezze umane e territoriali invincibili.
    Andare in onda sulla RAI alle ore 08.40 del 24 dicembre 2018, parlando di Giovani dei Calabresi e della Calabria,credo che sia stato un vero miracolo e tu ne sei l’artefice. Ciao e grazie da Calabrese, Emilio Errigo

  • Gent.mo Emilio, il cammino della nostra Calabria potrà essere più svelto, lineare e pieno di aspettative grazie al vigore delle gambe dei nostri giovani. Confidare in loro, ed in tutto l’entusiasmo che li contraddistingue, significherà per tutti noi materializzare il raggiungimento di quel valore aggiunto custodito nel nostro cuore e volto a conferire alla Calabria ed ai Calabresi un futuro migliore. Tutti siamo chiamati a lavorare in questa direzione, ognuno potrà farlo nel rispetto delle proprie competenze e del proprio agire quotidiano. Diffondiamo fiducia, condividiamo l’entusiasmo dei dei Giovani e impegniamoci a trasmettere valori sani attraverso l’esempio che ognuno di noi, con gli umani limiti, potrà conferire a questo straordinario progetto di vita. In sincera verità, sino ad ora, a prevalere è stato l’egoismo e la divisione di quel sentimento propenso ad alimentare il “divide et impera”, vera causa della strutturale debolezza del nostro Meridione. Questo è il lavoro che i Calabresi residenti e non hanno il dovere di portare avanti, sentendosi in servizio permanente effettivo e senza soluzione di continuità. Fermarci un giorno significherà spezzare la catena dell’amore e della speranza che tiene legati quanti amano lo stesso sogno.
    A presto amico mio e grazie per l’affetto e la costante amicizia.

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