Le dinamiche sociali, afferenti al mondo della Ludopatia, di cui tutti siamo testimoni impongono maggiore responsabilità, sia nella capacità di osservare ciò che accade, in maniera neutra e profonda, sia nel comprendere l’immane quantità di “pericolo”, rappresentata dall’insieme dei flussi informativi provenienti dall’agire umano. La sopraffazione della dipendenza può divenire, tanto causa di degenerazione personale quanto familiare e sociale con annessi e potenziali risvolti collegabili al segmento delinquenziale. Come ben noto, proprio la criminalità organizzata, abusando della conditio di dipendenza e  debolezza del giocatore, trae ingenti ricchezze da questo canale, incrementando facilmente la propria disponibilità economica, attualmente quantificabile, come riportato più volte dal Procuratore Gratteri, in 52 miliardi di euro annui. Contrastare definitivamente questo fenomeno è possibile, occorrono però azioni concrete. Diviene perciò indispensabile studiarne con attenzione il sistema delle “new addictions” e tutte le varie configurazioni messe a disposizione del fruitore. Taluni atteggiamenti, quali la sottovalutazione del fenomeno, sino ad ora hanno influito ad un aumento esponenziale della loro pervasività, impegnando a più riprese il Legislatore ad una serie di  contro bilanciamenti volti a contenere e contrastare il diffondersi di fenomeni ludopatici. Sono state realizzate notevoli campagne di sensibilizzazione, tendenti a informare i giocatori del rischio della dipendenza, ma i risultati attesi non sono stati raggiunti; per i casi più gravi, sono state istituite  apposite cliniche per rendere possibile una fase di recupero a favore delle persone precipitate, giorno dopo giorno, nel tunnel della ludopatia. Da queste dinamiche, complesse e spiacevoli, potremmo riassumere  i seguenti indicatori:

  • Dipendenza cronica dei giocatori;
  • Impoverimento economico delle famiglie;
  • Interesse crescente della criminalità organizzata verso il settore di riferimento;
  • Ingenti risorse a carico dello Stato per contrastare i fenomeni devianti?
  • Dispiegamento di una serie di provvedimenti normativi volti a contenere le varie degenerazioni e contrastare l’eventuale presenza del crimine all’interno del sistema.

Alla luce delle sopraindicate azioni, occorre conferire conoscenza e misurabilità ad ogni singola fase affinché possa essere azionato un sistema di intelligence volto a contenere e ridurre drasticamente il prosieguo di tali pratiche attraverso deterrenti agli eccessi di giocate. La decodificazione di quanto potrebbe essere reso da un costante studio potrebbe, nel tempo, fornire maggiori notizie in merito alle dinamiche legate ed al grado di dipendenza. Per poter disporre di una misurabilità ben precisa, sovrapponendo per comparazione i differenti periodi osservati, sarà sufficiente analizzare i flussi economici transitate nelle vari slot machine e dagli apparati afferenti, mediante la rilevazione dei vari passaggi dell’intera filiera del gioco: dal fruitore finale  all’eventuale presenza della criminalità organizzata   isolando, passo dopo passo, le singole quote utilizzando per esempio il criterio della formula:

  ∑c = J – Qg-MS-Qp-Ev

Dove, il valore J rappresenterà le quote giocate; Qg la Quota destinate al gestore; MS la quota destinata ai  Monopoli di Stato; Qp sarà la Quota destinata ai proprietari di sistema ed Ev  l’eventuale vincita, incassata dal giocatore. ∑c, sarà la somma non tracciabile, ipoteticamente profitto non tassabile o liquidità  resa alla criminalità. Ciò che prima era camuffato, applicando il criterio sopra indicato, sarà facilmente tracciabile.

Questo processo potrebbe incidere notevolmente sul contenimento del fenomeno, sempre più pericoloso sia per le persone direttamente coinvolte dalle “new addiction”, sia per le famiglie e per le attività imprenditoriali impegnate in tale segmento. Il gioco, nella sua essenzialità specifica,  dovrà essere una esperienza di svago e non un processo di degenerazione socio-economica con mille altri risvolti. Tale pratica, mediante il coinvolgimento degli apparati di Stato, dovrebbe essere praticata anche nei sistemi di gioco sempre più diffusi e cioè per tutti i giochi praticabili in modalità on line e fruibili dal proprio smartphone, da un tablet o da un computer in qualsiasi ora del giorno e della notte. Per riuscire a sviluppare quest’ultima fase,  sarà indispensabile dare vita ad un  Team di lavoro particolarmente avanzato nell’ambito dell’informatica, affiancato dai Ministeri dell’Interno e dell’Economia, dagli operatori telefonici, e  coinvolgendo i vari provider mediante un vero e proprio sistema di controllo e verifica dei sistemi di gioco, fruibili dall’Italia tramite web e realizzate fuori dai confini nazionale sia per le attività on line attivate direttamente in Italia. Il contenimento vero e proprio delle giocate bisognerebbe  fissarlo ad  tetto massimo di 25,00 euro per settimana,  quale importo limite erogabile nei sistemi di gioco, rendendo obbligatorio l’uso del proprio codice fiscale per poter avviare il gioco. Quest’ultimo, non dovrà essere più una card ma dovrà essere un vero e proprio contatore, collegato telematicamente ai sistemi dei Monopoli di Stato, mediante apposito lettore fissato nell’apparato utilizzato per giocare oppure mediante un gestionale anch’esso collegato al sistema di controllo appositamente predisposto. Al superamento del limite fissato non dovrà essere possibile effettuare giocate per la rimanente parte dell’arco temporale fissato. Contemporaneamente a tutto ciò sarà indispensabile redigere un registro nazionale di tutti i sistemi che offrono la possibilità di giocate, con l’utilizzo di gettoni, monete, banconote, crediti caricati da sistemi di pagamento elettronico ed  incrementando la quantità dei controlli per l’individuazione di postazioni illegali. Per restituire il piacere del divertimento, necessita la condivisione di un percorso volto a   creare un vero e proprio patto  di collaborazione tra i vari settori economici impegnati nel settore, prevedendo anche la possibilità di “premialità” per quanti decideranno di rispettare e far rispettare le nuove disposizioni. Il testo normativo, teso a disciplinare il contenimento della ludopatia, dovrà divenire nel tempo il frutto di un lavoro condiviso, sviluppato ed arricchito  da vari soggetti e/o organismi coinvolti nell’intero percorso. Un buon punto di partenza, nel breve periodo,  potrebbe essere la condivisione delle finalità e dei principi sopra esposti in sede di conferenza Stato-Regioni, rendendo successivamente il provvedimento, in tutto e per tutto, Legge dello Stato.

Il neo Ministro Di Maio, per dare un vero segnale di cambiamento, non potrebbe agire mediante il varo di un Decreto Legge contenete il provvedimento sopra esposto?

Scusate, la domanda sorge spontanea.

 

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