L’AGENDA POLITICA DEL 2023 CONFERISCA PRIORITÀ ANCHE AL LAVORO 

..ancora oggi ci sono persone che “guadagnano” 500,00 euro al mese…considerando il caro vita, non è più possibile voltarsi dall’altra parte, cedendo lo sguardo all’indifferenza, senza soffermarsi al peso della realtà. Con circa 17,00 euro al giorno, come può vivere una famiglia?

2 commenti su “UNA RETRIBUZIONE DI 500 € AL MESE ANNULLA LA DIGNITÀ DELLA PERSONA”

  • Questo Editoriale a firma di Francesco RAO, il Sociologo dei Giovani di Calabria, riempe molti spazi vuoti nel panorama delle analisi di contesto, con diagnosi e prognosi riservata .
    Non è tanta la percezione della realtà che condiziona la vita dei giovani che studiano e poi non trovano un mercato del lavoro adeguato agli studi dell’aspirante lavorare, quanto al perdurare di condizioni scarsità dell’offerta di lavoro specializzato è qualificato.
    A Francesco va tutta la forza del consenso e accettazione del suo pensiero creativo di riflessione, mentre ai Giovani diplomati e laureati, ancora in attesa di prima occupazione, invitati a presentare istanze di provvidenze pubbliche di sostegno al loro status di soggetti privati del diritto di essere contribuenti ed adempiere alle spese dello Stato in ragione della incapacità contributiva di cui all’art. 53 della Costituzione.
    Emilio Errigo

    • Leggo con immenso piacere questa recensione e al contempo soffro, perchè per l’ennesima volta scriviamo e consegniamo alla storia una pagina di Calabria intrisa di dolore e sofferenza. Il cammino da compiere per uscire da questo guado, oltre ad essere arduo e lungo perchè il tempo non ha consentito alla nostra Calabria di poter contare sulle capacità, sulla professionalità e sulle competenze innovative possedute dai suoi figli che hanno scelto di fare sacrifici per studiare e migliorarsi, pensando non soltanto alla loro persona e alla loro famiglia ma anche alla loro terra. Il punto del non ritorno, secondo gli studi che quotidianamente mi impegnano, è fissato al 2030. Intanto il dato dinamico della popolazione Calabrese è in calo e le uniche aziende ad essere costantemente con trend positivi afferiscono al settore alimentare, al settore delle comunicazioni e alla logistica. Il turismo registra importantissime reazioni, ma ancora siamo lontani da quegli standard richiesti dal segmento specifico propenso a spendere e soprattutto parlare bene di questa terra che possiede i profumi, i colori, le bellezze paesaggistiche, la cultura, l’arte culinaria e l’ospitalità che tutto il mondo ci invidia. Volendo essere piacevolmente campanilista, la capacità di accogliere, non è una cultura italiana, è una Cultura Meridionale e quindi anche Calabrese. Abbiamo tutto, ci manca soltanto la capacità di lavorare per processi organizzati e finalizzati a generare bene a sommatoria positiva. Saluti e grazie ancora per la gentile attenzione.
      Francesco Rao

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