2 commenti su “SIAMO PARTE DELLO “STATO”. ABBIAMO BISOGNO DI STRUMENTI PER GOVERNARE I TERRITORI COMPLESSI”

  • Lucida osservazione sociologica, che mette in luce quali sono i problemi reali per un sindaco e la sua amministrazione…
    Un buon artigiano che opera, oltre alle proprie competenze di base deve pur avere gli arnesi necessari a tirare fuori un prodotto finito accettabile…
    Speriamo che “ cola’ ove si puote” qualcuno se ne accorga per tempo, per avviare a soluzione un problema che attanaglia le nostre regioni meridionali, ormai da troppo tempo!

    • Gent.mo Rocco, grazie per aver seguito l’esposizione di un mio pensiero per il quale, molto spesso, è sovente scivolare sulla buccia di banana facendo scadere la valenza della discussione in caciara. Purtroppo, nel tempo, è mancata una forte consapevolezza tesa a far emergere quella linea sottilissima che divide il legale dall’illegale. I padri costituenti, nell’articolare la nostra Costituzione, sono stati lungimiranti e particolarmente attenti a disciplinare taluni ambiti afferenti al concetto di libertà e giustizia. Nel tempo, l’informazione di massa, affamata di notizie, mentre dispensava informazione, non ha perso tempo a generare occasioni di gogna mediatica per la quale, persone ancora non giudicate, travolte dalla pressione mediatica, hanno scelto di togliersi la vita; altre, sopraffatte da Sentenze di primo grado pesantissime poi sono state assolte dalla Suprema Corte di Cassazione e dopo lunghe peripezie non hanno trovato la forza per riprendere in mano la loro vita e riscrivere la loro storia. Infine, non dimentichiamo gli effetti dell’onda lunga della diffidenza sociale ripercossa sui figli e sulle famiglie dei destinatari di tali provvedimenti. Per il bene della nostra Calabria, occorre aprire una nuova fase e una narrazione differente: chi sbaglia, una volta giudicato deve pagare e contestualmente dovrà essere soggetto a percorsi di rieducazione. Al contempo, i Cittadini, dovrebbero pretendere l’esercizio della Giustizia nelle forme Costituzionali in quanto, è bene ricordare, il codice penale e il codice di procedura penale, afferiscono ad un rango costituzionale ben distinto dalla Carta Costituzionale perciò, va sempre considerato il principio della non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato. Nel mio piccolo e quotidianamente, promuovo questa prassi, auspicando per il futuro una maggiore responsabilità. Saluti e grazie per la gentile attenzione. fr

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